Benvenuti nel mio sito Blog
Oggi 13 aprile 2014 costuisco il mio sito web e blog,
Io Mi chiamo "TOBJAH IL POETA E SCRITTORE" - BENVENUTI SUL MIO sito e BLOG E BUONA LETTURA ---> WELCOME ON MY Web Site and Blog, GOOD READING!!! --- Dal 01 marzo1984 che scrivo Poesie e lettere poetiche, di cui fino ad oggi ne ho scritte circa 500; con il passare degli anni ho iniziato a scrivere Racconti e Fiabe alcuni finiti altri ancora da finire ed ho tutta l'intenzione di riprendere a scrivere o di finire quelli che ho cominciato! A proposito io scrivo poesie anche su richiesta per chi lo desidera deve soltanto dirmi almeno tre aggettivi che identifichino la persona a cui si vuol dedicare uomo o donna o ragazza che sia! PROVARE PER CREDERE!!!
Vivo a Trieste nella Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, la piu bella regione d'Italia,
Avviso ai visitatori :
Qui espongo alcune mie poesie, lettere poetiche, racconti, e fiabe, che vi daranno un idea di come scrivo :
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Anno 1999
184
18 gennaio 1999
Poesia
Ruth
Teco lo me cor ha sussultato a lo veder tal sincera e legiadra beltade. E ne lo me cor toccato no po' viver senza lo tuo amor. Ancor rimenbrar ne la notte e ne lo di’ de' la tua beltade e lo tu vociar, m'acquieta. Or co lo tuo invader piacente, ne lo me cor, senza bussar, a me piacque. Amor soave e delicati profumi, sgorgan da te, ed han a me donato novo senso di veder le cose. Manar lungi da me non conviene, pe lo no far soffrir lo te cor, ma arrecar allegrezza e serenite' immensa. Aver te senza alcun paragon, ne lo tempo antico, ne' ne lo tempo futuro, ne' ne lo mondo e ne' ne l' universo co lo suo firmamento, issi' po' trovar tal beltade in paragon a te. Rimenbrar l'amor tanto cercato, finalmente s'avvicina a lo me cor, e tu Ruth, tu sei l'amor .
nome d'Arte: Tobyah Xialani (Tobia Maurizio Cialani)
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202
16 agosto 1999
Poesia
Sei la mia Sposa, il mio regalo
Sei il più bel regalo che la vita
mi potesse donare.
Sei da scartare piano piano,
con minuziosa cura e senza fretta alcuna.
Sei il regalo con una sorprendente sorpresa
ogni giorno diversa.
Sei il regalo più prezioso che
qualcuno mi potesse fare,
perche' allieti la mia vita e doni gioia
al mio cuore.
Io Ti AmO perche' sei la mia sposa,
il regalo che da tanto tempo desideravo
e sognavo, che però nessun'altra donna mi ha mai dato.
nome d'arte : Tobjah Xialeni (Tobia Maurizio Cialani)
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iniziata 18 luglio 2006
conclusa 25 luglio 2006
Poesia
Lettera a Ruth*
Ciao Ruth, tu il mio amore mio, sei il mio frutto preferito, con cura coltivato. La pera piu' squisita dell'intero creato. Si, tu Ruth sei il mio frutto prelibato di cui non posso farne a meno. Sono invidioso, quasi geloso, perfino del sole, della luna e delle stelle che con la loro luce, in ogni istante ti sfiorano la pelle. Sei la mia gioia, la mia migliore amica a cui sento di confidare ogni piu' recondito pensiero della mia vita. Sai, ieri mentre stavo ammirando gli occhi di un bimbo ho riscontrato che quella purezza quando si e' grandi, svanisce, per colpa delle impudicizie che il mondo offre. Qualche tempo fa udii anche un lupo ululare alla luna, che non si offese ne si mise paura, anzi si stropiccio' gli occhi e sbadiglato all'umanita', illumino' la notte e la rassicuro'. La notte e' nera come i tuoi milioni di capelli e le stelle ti fanno stupenda, piu' dell'intero firmamento e non c'e' confronto ne magico sogno ne pensiero. Tu sei tu, e non esiste un'altra come te. Penso anche che, se non ti avessi conosciuta, la mia vita non avrebbe avuto senso, e che,l'orologio con il suo scandire del tempo, non avrebbe avuto alcuna utilita' di esistere. Tu che sei meravigliosamente attraente, e non c'e' nulla che il tuo corpo non mi abbia detto, percio' non mi interessa sapere altro. Tu Ruth, amore mio e dolce prigione del mio cuore, spero che queste mie parole bastino per svelarti tutto il mio amore e che ti sorprendano ancora, come la prima volta e come l'odore di una rosa appena sbocciata. Ribadisco ancora, SI tu Ruth, sei il mio frutto preferito e prelibato di cui non posso farne a meno. Sei la mia speranza ed il mio futuro . Sei il mio frutto maturo mai colto ne apprezzato. Ma sei divenuta il "mio frutto preferito e prelibato", sarai sempre il mio futuro ed il mio passato di cui non posso farne a meno .
in nome d'arte:
Tobjah Xialeni (Tobia Maurizio Cialani)
Note: * RUTH
IL Significato nome RUTH :
II nome deriva dall'ebraico Re'hut, latinizzato in Ruth. Significa 'Amica'.
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22 aprile 2007
Fiaba numero 3
L'albero ed il suo frutto
Nel tempo in cui le fate e i folletti sono ormai dimenticati, inizia una storia di piante e frutti che vivono nella vita sperando in un mondo migliore. Ma, un di' di qualche tempo fa, un'albero ed il suo frutto, insieme come il cielo e le stelle e quindi difficili da separare. Nati in un campo dove scorre un ruscello d'acqua pura e dove la terra e sempre pronta a germogliare. Si vollero separare. E da quel momento, il disastro fu imminente. La rivolta ebbe inizio. Ogni albero da frutto scrollo' dai propri rami ogni frutto ed ogni germoglio, cosi' facendo anche la terra fu inevitabilmente coinvolta nella ribellione. Tant'e' che la Terra comincio' a prosciugare tutta l'acqua cosicche' inizio' a trasformarsi in un desero assoluto con coseguenze catastrofiche. Gli animali erbivori cominciavano a morire di fame, di sete o perche' venivano mangiati da altri che poi di coseguenza morivano perche' non trovavano neanche una pozzanghera per abbeverarsi. Le conseguenze si estesero via via a tutto il creato ed anche le persone che come si sarebbe potuto presumere in qualsiasi altra poco simile circostanza, persero totalmente il contollo della situazione. In quel tempo gli alberi da frutto avevano il potere decisionale sulle sorti del creato avendo subito un sortilegio dalle streghe del tempo definito. L'albero confuso per quanto accaduto si diresse verso coloro che gli avevano inflitto quel ingnobile sortilegio e domando' loro, il motivo di quel gesto. Ma l'unica risposta che ricevette fu questa : "Noi non abbiamo niente contro di te e il tuo frutto, e' solo che non sopportiamo il predefinito." - L'albero, dopo aver ricevuto quella risposta, se ne ando' dal suo cospetto. Poco dopo si trovo' nel sogno di un ragazzo, dove c'era: i genitori, un uomo, un anello, una statua e un albero. Il ragazzo correva in un viale lunghissimo che stranamente lo condusse proprio sotto casa, subitamente chiamo i suoi genitori, gridando aiuto con tutto il fiato che aveva in gola. Credendo che gli avrebbero prestato soccorso, ma al contrario si senti' rispondere: "Non ti sconosciamo, chi sei tu ?" Lui cerco' in tutti i modi di convincerli che era proprio il loro figlio e che era inseguito da un uomo che voleva ucciderlo. Ma ogni tentativo, risulto' vano. L'anello che l'uomo portava al dito, era stato creato in modo che chiunque lo possedeva riceveva il potere decisionale sulla vita altrui, chi doveva morire e chi doveva vivere. Infatti da sopra l'anello usciva un punzone che inniettava un quasi potente veleno. E quell'uomo inseguiva il ragazzo non dandogli un attimo di tregua avendo deciso che doveva ucciderlo. Per un attimo, il ragazzo riusci a far perdere le sue tracce, cosi' trovo' un po' di respiro, malgrado quell'uomo seguitasse imprterrito ad inseguirlo. Poi, ad un tratto si trovo' davanti una statua, che stranamente, parlava e gli disse: "Stai scappando ragazzo? Ma non potrai nasconderti a lungo, quell'uomo ti trovera' comunque e dopo ti uccidera, perche' e' scritto che tu dovrai morire, e non puoi far nulla per evitare cio che e' deciso.!" Il ragazzo, stupito di quanto quella statua sapeva di lui, se ne ando' dalla sua presenza, con piu' paura di quanto ne aveva prima. Ma, come gli aveva preannunciato la statua, l'uomo con l'anello riusci' a catturare il ragazzo. Malgrado il ragazzo avesse fatto di tutto per cancellare le sue tracce. Comuncque appena riusci' a catturare il ragazzo, l'uomo gli innietto' con l'anello, il quasi potente veleno che agi' quasi immediatamente. Il ragazzo, con le ultime forze che ebbe, riusci' a trascinarsi alcuni metri, ma fu abbastanza perche' potesse trovarsi difronte, un albero. Quell'albero e il suo frutto che si era scrollo' dai rami tutti i suoi frutti ed i suoi germogli a causa di un sortilegio. Allora il ragazzo si appoggio alla base del tronco, e mori'. Con la sua morte, il ragazzo espio' il sortilegio inflitto all'albero, ridonandogli linfa vitale e piu' frutti e germogli di prima. Ristabilendo cosi', l'ordine predefinito del creato. E le streghe del tempo definito, si dovettero rassegnare all'evidenza che le cose del tempo predefinito e' la miglior soluzione per l'intero creato. Quindi la morale e' questa: "Qualsiasi sortilegio tu possa infliggere e qualsiasi omicidio tu possa operare, servira soltanto a mettere disordine delle cose, che comunque per incanto si ristabilisce il predefinito, perche non c'e'altra soluzion migliore' per l'intero creato."
nome d'arte:
Tobjah Xialeni (Tobia Maurizio Cialani)
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13) Vicenda in una rivista di cronaca nera
(racconto finito)(Luglio 1997) :
Ad un certo punto rimasero sconcertati da quanto esposto da una rivista, nel titolo in copertina di un articolo. Articolo di una rivista di cronaca : Tobyah World e Ruth Honesty, leggendo quella rivista di cronaca, vennero a conoscenza di una storia dai particolari inquietanti accaduta in un paesino dell'Italia centro Meridionale, tale accaduto fece il giro del mondo. L'articolo che era in inglese (dato che a riportarlo era una rivista locale Neozelandese dato che erano nella copitale della New Zealand per motivi di lavoro e per Tobyah World e Ruth Honesty non era un problema, dato che conoscevano correttamente otto lingue essenziali per il mondo) a piu' colonne era intitolato :
- "Inusual female of woman, kill man for one matter money" (Femmina inconsueta, uccide un uomo, per una questione di soldi).
E le cose andarono proprio secondo le varie testimonianze raccolte dopo il fatto e che l'articolo riportava fedelmente, come segue: "Il 10 settembre del corrente anno, in un paesino dell'Italia centro meridionalesi e' venuti a conoscenza dell'uccisione di un uomo da parte di una ragazza . I fatti andarono cosi': '" Verso la fine di ottobre dell'anno scorso, gli abitanti di quel paesino rimasero esterrefatti e nessuno voleva credere che potesse esistere una tale "femmina" del genere umano (si specifica "femmina" per il semplice motivo che none'caratteristica essenziale per definirsi "DONNA "), che secondo quanti la conoscevano sembrava somigliare ad una femmina di cinghiale, nella voracita' con cui pretendeva il cibo e la roba altrui, compreso ogni tipo di sentimento che poi giostrava a proprio piacere con tutta la crudelta' che poteva esternare (e non era poca). Non lavorava, e quelle poche volte che le offrivano un lavoro puntualmente dopo una settimana si licenziava perche' riteneva essere troppo faticoso per i suoi gusti (era solo una scusa per non continuare a lavorare, dato che il suo desiderio era quello di trovare qualcuno che la mantenesse cosi' da poter avere ogni cosa senza dover faticare). Quel qualcuno, in qualche posto esisteva, e sapeva che prima o poi lo avrebbe trovato e non se lo sarebbe fatto sfuggire . Al momento lei viveva con dei soldi che aveva ricavato dalla vendita della sua casa andandosene poi in affitto . Dato che era molto tirchia, quando gli serviva qualcosa, o la doveva comperare (il che non capitava spesso , o approfittava della bonta' altrui, o prendeva anche senza il dovuto consenso e con invadenza (e cio' capitava molto spesso), dato che nessuno era propenso ad aiutarla . Lei non sembrava, quella che realmente era, ma chi aveva avuto l'opportunita' di conoscerla bene e se ne era subitaneamente sbarazzato per non aver nulla a che fare sapeva chi lei era realmente e quindi chi gli avesse posto la domanda :" Conosce quella ragazza; sa il suo nome e' " - gli rispondeva con questa descrizione: "Lei, (e sapere il nome none'importante) si puo' con tutta certezza definire schifosamente indecente ed anche decisamente inaffidabile per la sua abilita' nel cambiare improvvisamente idea; per il suo modo di persuadere a proprio tornaconto, e per come fa del pettegolezzo la sua essenza di vita ." Il suo viso ed il suo corpo non conoscevano bruttezza e le sue evidenziate forme attiravano chiunque come un orso al miele (e la peluria al posto giusto di una donna, come si sa, attira piu' di come un orso al miele e di un toro al rosso). Questo per lei era un punto a favore attirando cosi' le sue ignare prede, che comunque dopo averla veduta, mostravano ripugnanza e per tale ragione - nonostante la sua persuadente eroticita' - fuggivano, lasciandola senza che potesse capire dove aveva sbagliato . I suoi capelli non si potevano carezzare perche' non davano una piacevole sensazione anche se lei ne aveva cura, l'essere abbietta, li rendeva simili alla stoppa catramata e non avrebbero in alcun modo ispirato un poeta. I suoi occhi belli, nascondevano nient'altro che crudelta' e per tale ragione non davano una sensazione ne' di bello ne' di brutto, perche' erano semplicemente, inguardabili . Ed anche se vestiva abiti provocanti, costosi e profumati, cio' non avrebbe mai potuto nascondere i suoi aspetti negativi (ossia : la puzza e la sporcizia morale). Ma chiunque la conosceva seguitava ad evitarla, tanto da emarginarla e d'altronde, solo chi non la conosceva poteva cadere nella sua trappola. Contrariamente al suo carattere, il suo appartamento (per darne solo un accenno), era graziosamente arredato e abbastanza ospitale . Un giorno d'estate verso gli inizi di agosto, la videro che stava seduta sulla spiaggia avanti al mare nell'intento di volersi liberare di quanto di cattivo era in lei intriso. Ma nulla era stato creato che potesse togliere quel suo sgradito carattere . Cerco' disperatamente e presuntuosamente tutto cio' che la potesse far apprezzare fisicamente e moralmente . Ma vi dovette rinunciare; perche' ebbe l'assoluta conferma che mai nulla era stato creato e ne' si sarebbe potuto creare, che potesse farla almeno apparire apprezzabile. Si dovette rassegnare ed accettarsi per quello che era, " un ipocrita, egoista, menefreghista ed abile bugiarda (e dire bugie era il suo pane quotidiano)". E non c'era nessun'altra che potesse somigliare la sua infida cattiveria. Chi avesse avuto il coraggio di carezzarla, di certo non avrebbe provato una piacevole sensazione, ma anzi, un senso di paura. D'altro canto se lei voleva fare sesso doveva pagare, perche' nessun uomo avrebbe accettato di avere un rapporto sessuale con lei, nemmeno se fosse stata l'unica donna al mondo. Dopo un po' di tempo, agli inizi dell'autunno e cioe' la fine di settembre, si accorse amaramente (in un momento di lucida riflessione), che non aveva mai avuto qualcuno o qualcuna con cui potersi esprimere e confidare, a causa del suo spavaldo atteggiamento. E se si era creata una cerchia di amicizie, era dovuto soltanto alla sua sfacciata invadenza, d'altro canto: Chi avrebbe mai voluto esserle amico, se lei si comportava in quel modo !e' Sicuramente nessuno . Ad un certo punto, scoppio' in lacrime riesaminando la sua vita, notando che non c'era nessuno che la potesse confortare, e per tale ragione una perfida ed insolita cattiveria perversa, l'assali promettendosi che qualsiasi uomo si fosse azzardato adinstaurare un amicizia con lei, l'avrebbe sfruttato con astuta persuasione. Arrivo' a quel freddo e piovoso inverno con l'ansia alla gola, per la fretta che aveva di mettere in atto quanto si era ripromessa di fare. Nonostante che la sua cattiveria fosse sempre piu' evidenziata, sembrava che le cose andassero tutte a suo favore . Pertanto agli inizi dell'inverno, verso la meta' di novembre in una sera fredda e piovosa, stranamente ebbe l'opportunita' di fare conoscenza con un uomo la cui galanteria non era mai stata considerata e lui credette di veder in lei, qualcosa di apprezzabile, e dato che stavano davanti ad una pizzeria ed era quasi l'ora di pranzo, le chiese se voleva accettare il suo invito di mangiare una pizza insieme . Lei accetto' senza pensarci troppo dato che non era di tutti i giorni che qualcuno le offriva qualcosa. Da quel momento si incomincio' ad adempiere la condanna da lei tramata, di quell'ignaro uomo . Lui era un neozelandese di origine sudamericana ma parlava molto bene l'inglese, lo spagnolo e quando cercava di parlare in italiano si faceva capire. Da circa un mese e mezzo si trovava in Italia per motivi di lavoro (dato che lui era un imprenditore) possedendo una multinazionale che fabbricava motori per automobili, sia diesel che elettrici, per alcune case automobilistiche piu' o meno note. Quel giorno per sua inconscia sfortuna si trovava in quel paesino . A motivo di ci, dopo aver conosciuto lui, divenne oltremodo piu' egoista di quanto gia' lo fosse, cosi' approfitto' di quell'opportunita' per mettere in atto cio' che tempo indietro si era giurata i fare, dato che i soldi che aveva da parte stavano per finire. Contrariamente all'egoismo di lei, lui le diede tutto . Si consumo' per lei, trascurando persino se stesso. Non le diceva mai di no e si teneva sempre disponibile ad ogni sua richiesta. In un periodo inconsueto dell'anno dove la gente sapeva farsi apprezzare; lei continuava a distinguersi con il suo agire cupo e rude. Cosi' anche quell'anno passo' inosservato per colpa del comportamento scurrile e violento di lei non facendo trattenere alcun ricordo, almeno decente. Dopo alcuni mesi con la sua stupidita' aggiunse alle sue qualita' negative (d'altronde non ne aveva mai possedute di positive), anche quella di opportunista . perche' non si limito' a quello che gli poteva dare (ossia tutto), ma ebbe il coraggio di chiedere a lui, un uomo, l'unico uomo che aveva avuto il coraggio di instaurare un rapporto di amicizia con lei, piu' di quanto gia' gli avevagia' dato, ossia, l'impossibila' . Tutti, comunque, da sempre, avevano visto in malo modo il comportamento arrogante di lei, principalmente verso di lui, ma anche verso chiunque cercasse un semplice dialogo. Quattro mesi prima che l'uccidesse e cioe' i primi giorni di maggio, aveva inscenato una lite per il semplice fatto che lui si era permesso di negarle quanto gli aveva chiesto. Verso la meta' di maggio alle ore 21 circa, a casa di lui, lei insceno' un'altra lite usando oltre che la violenza morale, ossia usando parole offensive), anche la violenza fisica, ossia picchiandolo duramente. E lui essendo incapace di difendersi accetto' umilmente quella situazione, ritenendo che appena si fosse un pochino calmata, avrebbe cercato di farle comprendere la realta' dei fatti e che lui non riusciva piu' a sostenere le sue sempre piu' gravose richieste . Cercando cosi' di appianare ogni diverbio. Ma non fu cosi'. Il lei sempre con il suo comportamento arrogante seguito' per svariati giorni a rifiutare ogni cenno di buonsenso; cosicche' arrivo' perfino a minacciarlo, dicendo le testuali parole che vari testimoni riferirono durante le indagini: " Stai attento perche' io non ho nulla da perdere, aspettati solo il peggio". Dopo circa un mese si ripresento' a lui come un lupo mansueto ( dato che non c'era nessuno che la volesse aiutare ), persuadendolo a ristabilire un rapporto di amicizia con lei. Ma dato che lui si era imparato a diffidare delle sue intenzioni, buone o cattive (e sapeva che prevaricavano in lei, quelle cattive), che fossero state, cosicche' le disse ancora una volta di, no . Ma le disse di no, per fargli capire che doveva cambiare quel suo spavaldo atteggiamento se voleva che seguitasse a sostenerla . Lei se ne riando' piu' infuriata che mai non un motivo valido per rispondere alla negazione di lui . Non arrivava a credere che era impossibile che non potesse esistere qualcuno che l'avrebbe mantenuta come lei desiderava, ossia : senza chiederle nulla in cambio. Comunque, seguito' a vivere quei giorni nella assoluta convinzione che non era in torto ma al contrario che lui le aveva fatto torto . Cosicche' le voci che giravano davano enfasi a cio' che lei in un momento di rabbia si sfogo' dicendo: "Io quello lo ammazzo; cosi' saro' sicura che nessun'altra lo abbia !!!" - Disse quanto come se fosse di sua proprieta' e come se fosse il suo ragazzo, il suo fidanzato, il suo marito o il suo amante . Ma lui, per lei era niente di tutto cio'. Per lei, lui era solamente qualcuno che lo riteneva amico (cosi' faceva credere) e che le dava aiuto quando lo richiedeva (e questo capitava piu' volte anche nell'arco della giornata). - Chi ascolto' la sua ira cerco' di farla acquietare, dicendo : " Non dire queste cose; non si puo' uccidere un uomo solo perche' ti nega cio' che chiedi - " Calmati, non serve a nulla reagire cosi'; un giorno troverai un uomo piu' disposto di lui e allora potrai sfogarti con le tue inusuali voglie". - Cio' sembro' abbastanza per acquietarla . - Ma non fu cosi' . Lui per un po' di tempo cerco' disperatamente di risolvere la cosa amichevolmente ma l'impunita' di lei lo fece strenue al limite della sopportazione dei soprusi di lei fino al punto di dirgli quanto: "Ti ricordo ancora una volta che se non usi il buonsenso ti vado a denunciare alle autorita' ! ". Percio' ad agosto, con risolutezza, decise di denunciare il fatto alle autorita' locali esponendo passo per passo come erano andate le cose e che lui non riusciva piu' a sostenere continuando a non capire il comportamento ostinato di lei dato che lui gli aveva fatto solo del bene ed era tutto provabile. E cosi' fece . Il giorno dopo appena lui ebbe l'opportunita' di incontrarla le disse che aveva esposto la denuncia contro di lei. E lei di tutta risposta gli rise in faccia, come se la cosa non la riguardasse lui, stesso mese verso la fine di agosto, scrisse anche una poesia a lei dedicata credendo che almeno una poesia servisse per ristabilire e chiarire una situazione . Ma cosi' non fu . perche' dopo che lei lesse quella poesia (appresso citata) la getto' a terra come se nulla le avesse destato. La poesia diceva cosi':
Luna triste
Luna che di lassu'
guardi il mondo in rovina
Questo mondo dove
non c'e' rispetto ne fratellanza .
Dove una femmina ha il
potere di usurpare cio'
che un uomo sie' creato.
Dove una femmina di donna,
crede che soltanto lei,
fra milioni di donne,
abbia la fregna con folta peluria
in cui un uomo puo' perdere la testa,
credendo cosi' di avere tutti i diritti
per intrappolarlo ed usarlo solo per se,
sfruttandolo fino a togliergli
del sangue l'ultima goccia .
Dove il sentimento non e' piu' di casa,
ma e' uno sconosciuto che non ha dimora .
Dove la gente ha paura di fidarsi
persino del proprio parente,
mostrando slealta' a dismisura.
Ma non importa luna triste un
giorno ci sara' qualcuno che ti
ridonera' il perduto sorriso,
ed allora il mondo ti apparira'
migliore perche' in ogni cosa ci sara'
vero amore e nessun uomo e nessuna donna,
si impadronira'del cuore altrui per straziarlo,
ma anzi ne avra' amorevole cura e sapra'
guarirlo ed amarlo.
Tobyah World
Infatti dopo cio', lei, seguito' a portargli odio per diversi giorni fino ad arrivare al fatidico 10 settembre, nel quale lo uccise senza che se ne accorgesse . Appena si sente' lo strenue grido di lui, i vicini chiamarono immediatamente la polizia cosicche' arrivo' prendendola sul fatto e lei in loro presenza non reagi' e si arrese senza discutere . In primo momento il movente sembrava essere "la gelosia", sulla cui base la polizia intraprese le indagini. D'altronde per lui fu meglio morire anche perche' se non l'avesse fatto lei sicuramente si sarebbe suicidato pur di non veder la propria vita infangata da una reputazione che non meritava solo perche' aveva avuto la sfortuna di mantenere una femmina che non aveva alcuna reputazione da difendere e niente da perdere dato che era troppo intrisa nell'egoismo, nella menzogna e nella cattiveria. Man mano che le indagini andavano avanti, si venne a conoscenza di particolari inquietanti che avrebbero potuto incriminarla per omicidio premeditato. D'altronde i fatti anzi esposti ne erano una chiara conferma della sua indubbia colpevolezza . Lei non accetto' di avere un avvocato (anche perche' nessun avvocato avrebbe iniziato la causa a sua difesa, sapendo di averla gia' persa dall'inizio) ne di ufficio ne personale, perche' ritenne sufficiente se stessa . Infatti al processo ebbe il coraggio di opporsi esponendo una falsa testimonianza, credendo che le attenuasse il verdetto in procinto di essere emanato, dicendo quanto segue e che poi venne allegato e messo agli atti nel verbale processuale:"Io la sera prima, come del resto quasi sempre, avevo avuto un rapporto sessuale con lui, e quindi resi ingiustificata la sua negazione ad una mia richiesta . Cosicch' attuai i piani per vendicarmi ."Disse cio', perche', dato che lei passava quasi sempre a casa di lui per chiedergli qualcosa di cui lei a bisogno, in modo tale che chi la vedeva poteva pensare cose che lui non avrebbe mai commesso . Ma non ando' come lei disse, perche' le sue erano pure ed assolute menzogne ed era un alibi con delle attenuanti che non reggeva; dato che lui era un tipo tranquillo che non si sarebbe mai azzardato di toccarla, nemmeno con un dito e l'unica sua colpa era di averle mostrato troppo rispetto che lei di certo, non meritava . E poi chi conosceva lui lo vedeva sempre solo e mai lo vide uscire insieme a lei. Quindi il verdetto finale dopo oltre un mese di processo che si concluse verso la fine di novembre con la quale fu definitivamente incriminata fu: "Omicidio premeditato con fini egoistici". La pena infertagli fu di 29 anni di carcere, da scontare nel duro carcere penitenziario sito a Muolento, compreso 2 anni di condizionale . Ma il suo spavaldo ed impudente atteggiamento lo sfoggio' con presuntuoso vanto anche in carcere; cosicche' la misero in una cella di isolamento credendo che un po' di rigore l'avrebbe acquietata . La cosa sembro' non essere molto semplice. Anzi era impossibile. Ma il semplice fatto che il tempo, sino alla vecchiaia, sarebbe trascorso la dentro, ridono' alle pesone la voglia di apprezzare. Infatti da allora non si senti' piu' parlare di quel tipo di femmina e si cominciarono a conoscere gli anni migliori, dove le cose apprezzabili erano accette e la primavera, stagione che sembrava perduta, riprese a farsi notare cosi' che tutti poterono ammirare la natura in tutto il suo splendore iniziale, facendo respirare nuovamente quel pulito frescore che ristorava l'anima ed il cuore.
T.X. Tobjah Xialeni (Tobia Maurizio Cialani)
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